La musica dell’anima, aperta all’esperienza delle religioni, delle filosofie orientali e dell’esoterismo, tra antichi rituali, liturgie dimenticate e immaginifiche esplorazioni nel totalmente altro in un percorso capace di mettere in relazione le registrazioni sul campo con le più moderne espressioni dell’elettronica.
Giardini di luce è un territorio arcano e poco frequentato in cui la consapevolezza trova lo spazio e il tempo per misurarsi con il mistero della vita e il suono stesso ha per riferimento la misura dell’assoluto silenzio, generando una musica che, attraverso il germogliare verticale della spiritualità, trascende le radici che l’hanno generata per assumere una valenza universale.