“Tutto quanto ritorna” è un disco che ha a che fare con il Tempo: quello molto lontano di una bambina francese di cui rimane poco più che il nome; il sabato pomeriggio di un posto dove le cose sembrano non cambiare mai; quello dell’istante che si vorrebbe trattenere e che invece scivola via inesorabile; quello che sembra ritornare in un ciclo infinito di creazione, distruzione, trasformazione.
L’album ha intenzionalmente un suono essenziale, con diverse parti registrate in presa diretta e poche sovraincisioni, nell’intenzione di presentare i brani nella veste in cui sono eseguiti dal vivo dalla band.
Oltre a Massimo Lajolo (voce, chitarra acustica ed elettrica, armonica, pianoforte, tastiere, bouzouki, clavietta) & Onde Medie – Umberto Cariota (basso e voce), Andrea Ferazzi (chitarra acustica ed elettrica), Salvo Livolsi (batteria e percussioni) – vari ospiti hanno contribuito ad arricchire il mosaico sonoro del disco: Laura Giandomenico ha reinterpretato in chiave femminile “Non so resistere” (già pubblicata nel precedente “Nirvana Market”); la voce di Khalid Zarou, dal Marocco, ha colorato di sfumature arabeggianti la title-track; Janier Isusi, da Cuba, ha suonato il flicorno, Vito De Bellis il banjo e Giovanni “Don Pablo” Marotta le percussioni.
Ne risulta un lavoro in cui convivono pacificamente diverse anime: la canzone d’autore intimista, il rock, unitamente a speziature latine e tex-mex.